Lurko più a meno silenziosamente, da giorni, l'ingrandirsi della piazza virtuale e mi ci sto appassionando al punto da restarci male quando scaricando outlook non ritrovo nuovi post.
La piazza virtuale è bella perchè è braghera come quella vera. Ho imparato più cose sui carpigiani della mia età in questi tre giorni che nei vent'anni di lontananza dal paesello. E va bene così.
Benchè non conosca che di vista la maggioranza di chi sta scrivendo (quelli della mia ondata generazionale sembrano latitare, ma non dispero) vedo che in tanti sono sparsi per il mondo. Sarebbe bello ricostruire dove siamo finiti e a fare che cosa e con chi. Come scriveva non ricordo più chi è proprio vero che siamo quelli che non credevano nella famiglia e ora siamo qui a chiedere ai figli quando ci fanno il nipotino, siamo quelli che rifiutavano Dio ed ora capiscono che vivremmo meglio se da qualche parte lo trovassimo (io sto ancora cercando...). Siamo proprio come i quattro amici di Gino Paoli al bar. E fortunatamente, sempre come leggo, c'è ancora qualche giovane che al bar Milano ci va a sognare più o meno di cambiare il mondo nello stesso modo. Ruggero
mercoledì 4 luglio 2007
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1 commento:
Ruggero, dai commenti e dalle voci che sento (fuori dalla rete) ci sono molti attenti lettori della mail list e del blog, sebbene pochi scrivanno. Ma è naturale. Questi sono strumenti nuovi per noi cinquantenni. Ed è più semplice se abbiamo un ragazzino in casa che ci insegni, come ha fatto ieri la figlia di Livio mentre cinque di noi tentavano invano di ritrovare la chiocciola persa per errore nella tastiera di un PC. Credo però che questa riflessione su di noi, gioco, curiosità, memoria, coinvolgerà anche gli altri.
Bella l'idea di una mappa che ci dica dove siamo. Ci penso su...
Nel frattempo segnalo una proposta emersa ieri. Una timeline che ricostruisca la storia locale di quegli anni. E' il mio compito del fine settimana. Ciao. M.
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